mercoledì 22 agosto 2007

Stimolazione ed interferenze cognitive nella produzione di idee in gruppo


Vengono presentati gli effetti cognitivi, positivi e negativi, legati all'interazione di gruppo.


Come già discusso nel post sulla perdita di produttività, il blocco di produzione, risulta essere un effetto inevitabile nel contesto della condivisione di idee con altri soggetti. In questa sede tuttavia, alla luce del modello sopra presentato (SIAM), si definisce come tale blocco sia legato all’interferenza cognitiva provocata dal ritardo causato tra generazione ed articolazione di un’idea. Secondo il modello tale blocco influisce sia sull’attivazione delle immagini sia sul successivo flusso di idee (train of tought).
La prima ipotesi degli autori del modello SIAM è che il flusso di idee, all’interno di un dominio semantico, venga bloccato in modo prematuro quando le idee non possono essere espresse immediatamente, dato il limite di attivazione delle informazioni all’interno della memoria a breve termine. Ma lo stesso blocco può influire sull’attivazione di immagini, essendo tale processo consapevole, e quindi possibilmente disturbato dal mantenimento di idee per più di un certo intervallo di tempo nella memoria a breve termine. Si deduce quindi che, ritardi imprevisti darebbero origine a un numero inferiore sia di immagini unificate sia di i idee, mentre i ritardi connessi con la presa di turno sembrano influenzare la lunghezza dei train of thought (Nijstad, 2000; Nijstad e coll., 2003).
Parlando di stimolazione cognitiva, si può osservare come il modello SIAM consideri le idee generate, dagli altri componenti del gruppo, come stimoli esterni in grado di inserirsi nella MBT dell’individuo. Inoltre, gli autori specificano come tali idee siano assimilate abbastanza automaticamente, ovviamente se l’attenzione è sufficientemente alta (Dougosh e coll., 2000; Nijstad, Diehl, & Stroebe, 2003).
Si pensa che le idee altrui stimolino entrambi i processi attivi (attivazione delle conoscenze e produzione di idee), in quanto meno tempo diventa necessario per mettere insieme indizi e quindi andare a ricercare conoscenze all’interno della memoria a lungo termine. In conclusione le idee-stimolo aumentano l’accessibilità alle conoscenze semanticamente correlate.

lunedì 20 agosto 2007

Un approccio cognitivo alla creatività di gruppo

Il modello SIAM

Tale modello, appartenente alla visione cognitivista, sostiene come il processo individuale di produzione di idee in gruppo sia fondamentalmente influenzato dalla comunicazione che si attiva tra i membri di uno stesso guppo.

Alla base di tale modello risiede l’idea secondo cui la generazione di idee sia un processo mentale e cognitivo che avviene all’interno della mente degli individui e nei gruppi all’interno dell’intersoggettività (Nijstad, Diehl, & Stroebe, 2003). Il processo individuale è fortemente influenzato dalla comunicazione che si attiva tra i membri del gruppo. Per specificare come tale comunicazione influisca sull’attività cognitiva dei soggetti, si farà riferimento ad un modello denominato SIAM (Search for Ideas in Associative Memory), basato a sua volta sul modello SAM (Search for Associative Memory) di Raijmakers e Shiffrin (1981), realizzato per spiegare il reperimento delle informazioni nella memoria.
Il modello SIAM considera l’esistenza di due tipi di memoria: una a breve termine (Short Term Memory), che svolge le operazioni più immediate ed un sistema di memoria a lungo termine (Long Term Memory), dove vengono immagazzinate le conoscenze che un individuo apprende lungo tutto l’arco di una vita. Quest’ ultimo tipo di memoria (LTM) si avvale della suddivisione per analogie di immagini, focalizzate in insiemi di connessioni e funzioni interrelate (non sono implicite rappresentazioni visive o spaziali). Tali immagini unificate sono connesse in una rete ricca di associazioni, di livelli e di categorie. Le immagini semanticamente correlate si suppone abbiano legami forti e reciproci (rif. Brown, Tumeo, Larey & Paulus, 1998; Paulus & Brown, 2003). Seguendo il modello SIAM, quindi, il brainstorming può essere considerato come una ripetuta ricerca di idee nella memoria associativa (Nijstad, Diehl, & Stroebe, 2003).

mercoledì 15 agosto 2007

La perdita di produttività individuale legata alla presenza di altre persone

La perdita di produzione: production loss

Questo fenomeno si verifica quando la presenza di altre persone non stimola positivimanente la produttività creativa individuale, ma al contrario la inibisce per una serie di fattori legati all'interazione sociale ed alle aspettative correlate.


È stato rilevato nella letteratura sperimentale come spesso, nel gruppo, i soggetti provino ansia da valutazione (paura nel menzionare idee atipiche o eccentriche) e ciò determina un calo nella performance finale (Nijstad, Diehl, Stroebe, 2003).
Altri fattori responsabili del production loss (Nijstad, Diehl, & Stroebe, 2003) sono la perdita di motivazione da parte di un membro del gruppo, oppure la competizione legata al confronto tra gruppi interattivi (Diehl & Stroebe, 1991).
Il fattore principale che può provocare un abbassamento della performance collettiva è il production block (Lamm & Trommsdorf, 1973). Esso sembra provocato da quella regola implicita del gruppo, secondo cui dovrebbe parlare una sola persona alla volta. Ciò ha per conseguenza che, nel momento in cui si presentano al singolo, queste non possano essere subito verbalizzate; ciò potrebbe causare dimenticanza o soppressione dell’idea stessa nel fluire del discorso di gruppo (Nijstad, Diehl, & Stroebe, 2003). Questo effetto di blocco è stato successivamente studiato in condizioni sperimentali (Diehl & Stroebe, 1991) ed è stato provato come non sia fondamentale la quantità di tempo a disposizione della persona, ma piuttosto il modo in cui esso è utilizzato; ecco perché tale effetto si proporrebbe solo nel momento in cui l’idea concettualizzata non può subito essere verbalizzata; tale difficoltà, legata alla presa di turno, viene superata dai brainstorming elettronici durante i quali il soggetto che può monitorare costantemente nel board o nella chat l’andamento della produzione delle idee di gruppo può, in qualsiasi momento, digitare l’idea appena questa gli viene in mente.
Ciò che si può concludere è che il maggior limite del production block è proprio quello cognitivo, ovvero legato all’incapacità del soggetto di prestare attenzione a tutte le idee verbalizzate in un breve arco di tempo dai membri del gruppo (Diehl & Stroebe, 1991).

venerdì 10 agosto 2007

Approccio cognitivo al brainstorming

Aspetti cognitivi del brainstorming

Analisi degli aspetti cognitivi e sociali in grado di influenzare la sinergia di gruppo


Presumibilmente, se il gruppo sviluppa sentimenti competitivi ed un’attenzione agli alti livelli delle performance, può comparire un aumento di produttività e qualità (Paulus, Larely, Putman, Leggett, & Roland, 1996) ovvero il gruppo sarà motivato al proprio miglioramento. L’esposizione a modelli produttivi, potrebbe essere uno dei modi per sollecitare questo miglioramento (Kramer e coll., 2001). Inoltre, è stato dimostrato come, anche la competizione intergruppo, possa migliorare la performance del brainstorming di gruppo (Coskun, 2000).
Sono stati proposti molti modelli cognitivi, per spiegare e descrivere il processo cognitivo che avviene durante il brainstorming (Dogosh, Paulus, Roland, & Yang, 2000; Nijstad, Diehl, & Stroebe,in stampa; Paulus e collaboratori, in stampa).
In generale si assume che l’esposizione alle idee degli altri possa aumentare il processo associativo che conduce alla creatività ideativa, la discussione di idee con altri, l’ampiezza delle categorie ideative, e la qualità delle idee (Larey & Paulus, 1999). Ciò che risulta fondamentale per i membri del gruppo sembra essere la possibilità di processare le idee di altri membri, fornendo un importante input al processo cognitivo individuale.
Alcune tecniche che sembrano essere utili per ottimizzare il brainstorming sono:
- fornire brevi pause durante la sessione di brainstorming per riflettere sulle idee condivise;
- strutturare il processo di condivisione delle idee attraverso la focalizzazione su un aspetto del problema alla volta;
- alternare brainstorming individuale con quello di gruppo (Paulus, in stampa).
La condivisione di idee risulta maggiormente produttiva se le conoscenze di base dei membri sono complementari (Diehl & Stroebe, 1987). Anche se i conflitti emotivi presenti nei gruppi e le difficoltà a comprendere idee altrui potrebbero limitare i benefici della complementarietà cognitiva (Milliken, Bartel, & Kurtzberg, 2003).

martedì 7 agosto 2007

Condivisione delle informazioni in gruppo

La condivisione delle informazioni

Come le informazioni di ciascun membro del gruppo influenzano la presa di decisione collettiva


Nel 1985, Stasser e Titus, furono i primi a pubblicare studi sul tema della condivisione collettiva delle informazioni.
Tali studi si focalizzavano sulle modalità con cui i membri di un gruppo condividevano le informazioni durante le discussioni e come tali informazioni potessero influenzare le decisioni di gruppo. Risultò che nelle decisioni di gruppo si tendeva a condividere le conoscenze comuni (Stasser, 1999; Wittenbaum & Stasser, 1996). Il fallimento nella discussione sulle informazioni non condivise può influenzare la decisione di gruppo quando l’informazione è distribuita tra i membri come un profilo nascosto (Stasser & Stewart, 1992). In una distribuzione con profili nascosti, le informazioni che portano ad una alternativa meno desiderabile, sono largamente condivise, mentre informazioni che sostengono l’alternativa ottimale per la presa di decisione sono prevalentemente non condivise. Così i membri devono comunicare le loro informazioni non condivise per trovare l’opzione migliore. La necessità di condividere le informazioni, ed enfatizzarle durante la performance, diviene indicatore di un buon risultato.
Molte ricerche si sono sviluppate in funzione dello studio delle decisioni di gruppo, mettendo anche in luce (Kelly e Karau,1999) come le preferenze iniziali dei singoli membri in relazione alle abilità di risolvere profili nascosti dipenda dalla quantità di tempo e dalla pressione da questo imposta sullo stesso gruppo.

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